Questo libro fa di tutto
Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.
“Questo libro fa di tutto”
Età: da 3 anni
Pagine: 28
Formato: 20.5 x 23
Anno: 2017
Editore: Minibombo
Autore: Silvia Borando
Oggi in cartella un libro che fa di tutto

Un libro colorato, agile, di medie dimensioni, e, nel suo essere immediato, risulta efficace.
Si presta per una lettura ai piccolissimi, già dal nido, sino alla scuola dell’infanzia, fino al primo semestre della scuola primaria.
Proprio in questo periodo, infatti, i bambini della mia classe prima si apprestano a iniziare a leggere le prime parole, in stampato maiuscolo.
Non ci sono illustrazioni, se non come corollario (esempio le gocce di pioggia di sfondo in “ripara” o i denti astratti laterali in “morde”). Solo pagine piene di colore, a tinta unita con un testo a caratteri cubitali fatto di una sola parola, sei al massimo, posto in alto, in basso o al centro.
È la parola letta che attiva la sfera dell’immaginario o del conosciuto sul piano reale.
Permette, contemporanea all’ascolto, anche una prima lettura autonoma.





Un libro che è libro
In questo periodo, che precede la competenza del leggere, ho pensato di introdurre un libro capace di far riflettere sull’oggetto libro. Una meta lettura adatta a bambini di cinque/sei anni, come in passato può esser stato Leggere o non leggere questo è il problema di Jimmy Liao o Se io fossi un libro di Josè e Andrè Letria.
La lettura di oggi è stata una bella lettura, breve ma intensa.
Prima di iniziare a leggere ho chiesto
“Che cos’è un libro?”
Subito sono arrivate delle risposte.
“È una cosa che ha dei fogli bianchi”
“A volte c’è qualcosa da disegnare o fare”
“I libri sono fatti per studiare e per imparare a leggere, tipo quelli scritti in stampatello”
[sicuramente le loro risposte sono vincolate dal preciso momento che stanno vivendo, ossia classe prima scuola primaria, fase in cui l’associazione di sillabe compone semplici parole]
“I libri servono per imparare a leggere” [a conferma di quanto sopra]
“Un libro serve per rilassarti mentre leggi” [affermazione di chi già padroneggia la lettura]
“È una cosa con i fogli con scritte le storie”
“E a voi piacciono le storie?”
“Sììììììì…” in coro…
“Tantissimo!”
“Il papà, la sera, mi legge Harry Potter”
“Anche il mio papà mi legge sempre le storie prima di dormire”
“La mia mamma, prima di dormire mi legge sempre un libretto, ma non riesco mai ad arrivare alla fine… sai perché? Mi addormento prima. Ogni volta succede.”
“Anche la mia mamma mi legge sempre le storie… quelle di Vampiretto sono le mie preferite”
Poi ho iniziato a leggere.
Premetto che il racconto della lettura non rende. O perlomeno non rende abbastanza. Proverò comunque a raccontarvi cosa è accaduto.
Prendo il libro, lo tengo in mano, in silenzio.
Guardano, in silenzio.
Quindi leggo il titolo: “Questo libro fa di tutto”.
Lo apro e leggo:
[il ragionamento non fa una piega]SI APRE
[e dimostro quanto letto provandolo: metto il libro in piedi sulla cattedra]STA IN PIEDI
[e mi volto a testa in giù]STA A TESTA IN GIÙ
Sbircio la pagina seguente.
Intuiscono qualcosa…
Esclamano: “Oh no… e adesso?!?”
[e vado a mangiucchiare qualche sfortunato che non vede l’ora di esser divorato]MORDE
Palmo della mano verso su, come quando si avvertono le prime gocce di pioggia
Volto pagina.
[e mi metto il libro in testa]RIPARA
Volto pagina.
[e con il libro mimo un uccello]VOLA
Volto pagina e chiudo di scatto il libro.
Lo riapro e leggo
SCHIACCIA
Recupero i miei occhiali da sole.
Mi guardano straniti.
Li indosso.
Mi guardano ancora più straniti.
Volto pagina.
Metto il libro in orizzontale sotto la faccia e leggo
ABBRONZA
Ridono.
Volto pagina.
[uso il libro a ‘mo di ventaglio]RINFRESCA
Volto pagina e sparisco dietro al libro e leggo
NASCONDE
“Ma ti si vede!!!”. Ridono.
Sbatto il libro e leggo
FA RUMORE
Volto pagina.
ABBRACCIA
Cosa si sono pensati?
Si sono alzati, uno dopo l’altro e sono arrivati tutti (fatta eccezione per due uomini duri) per un abbraccio collettivo. Bellissimo. Travolgente (nel vero senso della parola: ho rischiato di cadere all’indietro). Inaspettato.
Infine…
SI CHIUDE
*con asterisco
ALL’OCCORRENZA SI APRE
Chiudo
Commenti a caldo
“Belloooo, di nuovo, di nuovo”
“Troppo divertente”
“Mi ha ricordato un po’ «Il libro senza figure»”
“Che ne dite, se facessimo anche noi un nostro «libro che fa di tutto»?”
“Intendi che decidiamo noi cosa fargli fare? Uh, figo”
Quindi apro il monitor interattivo e inizio a scrivere:
Cosa può fare un libro?

“Il mio fa addormentare”
“Il mio fa sognare”
“Si può mettere «si arrabbia»?”
“Ho trovato, io scriverò «FA GIOCARE»”
Per ovvie ragioni spazio-temporali, ho precedentemente predisposto il libro “base”. Uno per ogni alunno.
“Ma avremo tutti la pagina che abbronza?”
Ovviamente sì. Ero certa sarebbe stata gettonatissima.

Sulla copertina il timbrino dell’ape in stile Minibombo e ciascuno ha scritto il proprio nome. Poche indicazioni. Libertà nella scelta dei colori. Libertà nella scelta di cosa fa il proprio libro. Niente disegni, solo scritte e ogni doppia pagina dello stesso colore.
La struttura predisposta e il modello aiutano ad apprezzare il prodotto finale, mettendoci cura e attenzione nella realizzazione.





Concludendo. Due riflessioni.
La prima è sulla lettura. Va assolutamente precisato che la lettura non rientra nel kit delle abilità innate fornite in dotazione all’essere umano. La lettura è un’abilità che può essere appresa. È una competenza data dall’unione di teoria e pratica, di conoscenza e abilità. La lettura è un’attività non scontata e non facile, ma una volta raggiunta, è una bella conquista. Per leggere bisogna attivare una serie di abilità cognitive che richiedono impegno, costanza, attenzione, caparbietà, memoria.
Da maestra a volte mi lascio travolgere dalle cose da fare e dagli affanni. Per fortuna poi mi fermo, alzo gli occhi, mollo tutto e osservo o ascolto e scopro cose bellissime.
Alcuni bambini sono arrivati che già sapevano leggere. Alcuni no. Passo dopo passo stanno imparando tutti e guardarli leggere è una meraviglia.
“Maestra, oggi ho letto due parole! Questa… senti PIUME e questa BECCO. Sono bravo?”
La seconda riflessione è sulla metalettura
Questo laboratorio ci ha permesso di riflettere sulla funzione del libro. Attuale e futura. Concreta e ideale.
L’attività laboratoriale ci ha consentito anche di sganciarci momentaneamente dal “compito” scolastico pur continuando ad apprendere.
Infine è stata l’occasione per assaporare il piacere della lettura.

