Gentlemind – un fumetto che vi ammalierà
La rubrica “Noccioline” esce l’ultimo martedì del mese, è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.
‘Sta volta faccio la recensione al contrario: partiamo dalle illustrazioni.
A me è bastata la copertina per sapere che dovevo avere questo fumetto, quindi forse non dovrei scrivere proprio nulla…
Avrei dovuto mettere nel titolo una cosa tipo: bam, vi consiglio questo, fine del post; ma forse è meglio che vi dia qualche dettaglio scritto in modo decente.
Ecco a voi la recensione del primo volume di un fumetto spettacolare ambientato negli anni 40. Il titolo è Gentlemind ed è una storia che si sviluppa in due volumi. Gli autori sono: Juan Diaz Canales (Blacksad vi dice nulla?), Teresa Valero e Antonio Lapone edito da Alessandro Editore.
Come dicevo, questo è un fumetto che colpisce da subito. E’ un cartonato piuttosto grande, caratterizzato da questo rosso sgargiante (copertina del primo volume) e da illustrazioni pazzesche. Si alternano tavole fitte di vignette e dialoghi a pagine intere dedicate ad una sola illustrazione. Anche lo stile grafico tra i due tipi di pagine è diverso: le tavole con numerose vignette prediligono colori più delicati e contorni più sottili e meno definiti. Le illustrazioni hanno invece colori più marcati e definiti, del resto, scopriremo, sono le copertine della rivista Gentlemind.
Ma che cos’è Gentlemind? Beh, andiamo un passo alla volta, perché se vi dicessi subito che c’è dentro la storia di una rivista degli anni 40 creata per soli uomini e piena di donne seminude, mi prendereste per pazza… Anche perché la storia gira intorno a questa rivista, ma non è la rivista stessa, il colpo di scena è un altro: la proprietaria della rivista è una donna.
Con questo primo volume verrete catapultati in una New York degli anni 40 in cui una donna si trova a dirigere la propria rivista, sfortuna vuole che la categoria non sia delle più entusiasmanti, ma lei ha un importante motivo per volerla portare avanti.
In questo fumetto ritroviamo alcune atmosfere di Blacksad, sicuramente nella scelta dell’ambientazione, ma anche nel continuo richiamo al fumetto noir. Ci sarebbe un sacco da dire, ma rischio di farvi spoiler. Intanto vi ho piazzato diverse tavole qui nell’articolo (scusate ma non ne trovo in italiano!), così vi fate un’idea dell’opera d’arte che vi travate davanti. Spero comunque di aver reso l’idea!
Ah, dimenticavo, guardate che citazione ho trovato tra le pagine del fumetto!
Li riconoscete? Visto che leggete noccioline spero proprio di sì!