George e Martha Bis!
Ve li ricordate i due ippopotami di Marshall George e Martha? Ve li avevo presentati qui quando uscì il primo volume delle loro avventure illustrate.
Oggi i due straordinari personaggi di Marshall tornano nel promesso secondo volume George e Martha bis! di James Marshall con la traduzione di Sergio Ruzzier edito da Lupoguido.
Come forse ricorderete questi due libri rappresentano l’edizione italiana del volume postumo che, in lingua orginale, raccolse tutte le storie che Marshall aveva dedicato a George e Martha, essendo quindi il continuo del primo libro ma presentandosi anche come libro autonomo acquistabile e leggibile separatamente, in apertura troverete di nuovo proposta la bellissima introduzione di Sendak dedicata alla poetica di Marshall e al libro a figure in generale.
Questo secondo George e Martha Bis! racchiude 3 libri, gli ultimi 3, dedicati ai due protagonisti, ognuno dei quali contiene 5 storie. Avrete quindi modo di divertirvi a lungo con George e Martha, di scoprirli in tutte le loro sfaccettature fisiche e psicologiche leggendo e rileggendo le loro brevi ed esilaranti storie.
Il tratto di Marshall ha un’ironia intrinseca che forse qui, ancora più che nel primo volume, emerge con forza tanto nel tratto che nel testo.

Proprio un paio di giorni fa mi sono soffermata a riflettere sulle modalità che il libro a figure ha di scatenare l’ironia potendo fare affidamento sull’incontro di due linguaggi come quello verbale e quello iconografico: ci sono autori in cui l’ironia è scatenata da una contraddizione tra testo e immagine (pensate a Klassen, ad esempio), autori in cui l’ironia si scatena nell’incontro di due linguaggi che sembrano non comprendersi perfettamente (pensate a Bachelet), e poi ci sono autori, e credo sia il caso di Marshall, in cui l’ironia sta da un lato nel rapporto tra un testo controllatissimo ed i dettagli delle illustrazioni (a cominciare da quelli che definiscono la fisicità dei protagonisti) dall’altro, e soprattutto, nella costruzione del ritmo narrativo e quindi dei tempi comici.

Già nel primo volume avevo rilevato questo elemento essenziale della narrazione di Marshall ma qui mi pare che diventi ancora più stringente la sottile componente comica portando con sé delle storie più in continuità le une con le altre. Mi spiego meglio: giunto al quinto libro, e poi sesto e settimo, Marshall può fare affidamento sul fatto che George e Martha ormai li abbiamo conosciuti e compresi, conosciamo il loro modo di interagire, i limiti e le potenzialità di ognuno, e quindi può forse provare a forzare un pochino la mano su alcuni aspetti sicuro che, sia per una conoscenza pregressa, sia per la capacità dei due ippopotami di essere tanto comunicativi, il lettore e la lettrice apprezzeranno e si divertiranno e continueranno a cercare George e Martha come compagni di avventure di lettura.
Per lo stesso motivo mi pare che qui, forte della solidità dei due personaggi, Marshall procedendo aumenta i richiami interni tra le storie stesse, penso, ad esempio al racconto La fotografia e Il regalo speciale che prendono ancora più forza letti insieme, tanto più che non sono consecutivi nel libro bensì separati da un altro racconto in mezzo apparentemente slegato. Anche nell’organizzazione dei piccoli racconti illustrati interna ad ogni libro c’è uno studio ritmico in cui il maggior effetto ironico e divertente si ottiene nella dilatazione del tempo, proprio come accadeva in due racconti della raccolta precedente.

Chiude il libro e chiude l’intera saga di George e Martha il racconto La sorpresa, uno dei più lunghi della serie scritta da Marshall, un racconto che riassume tanti elementi dei due caratteri dei personaggi ma anche del tipo di narrazione e il fatto che si trovi a conclusione dell’ultima raccolta ci dice che forse anche Marshall lo vedeva come una buona summa delle avventure dei due ippopotami, tale da gratificare al massimo il lettore e la lettrice affezionato o da spingerlo a tornare a leggere ancora e ancora delle avventure di Geroge e Martha.

Tenetevi pronti a farvi svelare da Marshall i segreti di un albo illustrato.
Buone letture e riletture!