Nicky & Vera

Storia di un eroe discreto della Shoah e dei 669 bambini che salvò

Conoscete la storia di Nicky e Vera?

O meglio, conoscete la Storia di Nicholas Winton e dei 669 bambini e bambine, tra cui Vera, che portò in salvo nel 1939?

Ecco questa è la Storia che ci racconta l’albo illustrato che vi racconto oggi: Micky & Vera. Storia di un eroe discreto della Shoah e dei 669 bambini che salvò di Peter Sìs edito Rizzoli.

Un albo illustrato, questo che mi interessa, come sempre, per come è strutturato e per l’incredibile stile di Sìs più che per la storia che racconta ma non mentirò dicendo che non ve lo propongo in vista di letture ed approfondimenti legati al giorno della memoria che in molti, mi permetto di dire troppi, stanno portando avanti in maniera più o meno sensata in questo periodo.

Prima di entrare nell’albo vero e proprio permettetemi una brevissima digressione sull’opportunità e modalità di affrontare qualcosa della Shoah, anche solo attraverso una lettura, alla scuola primaria (prima la questione non si pone nemmeno): prima di valutare di creare un momento di pensiero e lettura credo sia fondamentale innanzitutto essere pronti a saper rispondere in maniera minimamente adeguata e storicamente corretta alle domande che bambini e bambine possono porre. Sapremmo rispondere, ad esempio, alla domanda “chi sono gli ebrei?” o “perché sono stati perseguitati?” e “cosa è successo nelle nostre città?” tanto per dire le prime domande che possono sorgere? Per altre riflessioni sulla didattica della Shoah vi rimando al video specifico e soprattutto alla lettura dell’imprescindibile saggio di Matteo Corradini Tu sei memoria edito da Erickson.

Peter Sís ci racconta la storia di Nicholas Winton attraverso la storia di una delle bambine che si salvò grazie al sistema di trasporto in treno da lui organizzato per spostare i bambini ebrei dalle zone in cui la minaccia della soluzione finale si faceva sempre più prossima in Inghilterra. Winston sarebbe un giusto tra le nazioni ma questa onorificenza viene assegnata solo ai gentili e non a chi è di origine ebraica,

COME Sís mette in scena tutto questo con il suo personalissimo stile a tratti vicino al surrealismo è il motivo fondamentale per cui tenere questo libro tra le mani e goderne il più possibile con gli occhi, la mente e il cuore.

I disegni di Sìs assumono sempre una prospettiva che si avvicina a quella spesso usata dai bambini, spesso dall’alto, in cui le prospettive saltano per dare risalto alle figure su base di princìpi che non siano quelli matematici delle distanze, ma soprattutto trovo bellissimo questo modo di disegnare dentro i personaggi facendo letteralmente vedere di cosa sono fatti: persone, animali, paesaggi e dunque, per estensione, affetti, desideri, paure.

Lo vediamo subito, sin dalla copertina, il calore dei colori e delle cose che si porta dentro; ogni bambino è arrivato a Londra con il proprio bagaglio interiore ed è questo che Sís vuole mettere in scena.

La storia che Sís sceglie di raccontare in questo libro è una storia di discrezione, di umiltà, di semplice umanità. Una storia di luce nel nero assoluto dell’Europa di quegli anni e della Shoah che già era iniziata nel 1939. Nicky & Vera è un albo che si presta, per queste caratteristiche, a incontrare (dati i presupposti con cui ho aperto questo post) lettori e lettrici anche delle primarie a cui regalare una storia di vita senza pari accompagnata da uno stile all’altezza dell’immaginazione più che delle conoscenza, perfetto secondo me per l’età delle primarie e anche dell’inizio delle secondarie di primo grado.

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