Letture interdisciplinari per la valutazione di fine quadrimestre
Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica “compagni di classe” in uscita l’ultimo giovedì del mese.
Ciao a tutt*,
Nulla di importante può capitare a un uomo una volta che ha compiuto i dodici anni .
James Barrie, Margaret Ogilvy: by her soon
è tempo di voti e di valutazioni, purtroppo! Poveri docenti… subissati di oneri e scadenze per svolgere il più antipatico dei compiti: mettere i voti, dunque…valutare. Vivo questo momento con grande disagio, assegnare un numero ai miei ragazzi, a chi, quotidianamente, condivide con me il tempo (scuola) lo spazio (aula), mi provoca malessere e mi porta a una riflessione più ampia sul nostro ruolo e sul sistema di valutazione. Ma questo è, e noi dobbiamo farlo. Ma come?
Se provassimo, ad esempio, a considerare i libri e la lettura, patrimonio dell’intero Consiglio di classe (non mi stancherò mai di diro) forse, sarebbe tutto più semplice (e più divertente).
Vi indicherò, a tal proposito, dei titoli di albi divulgativi che ho trovato particolarmente interessanti.
Inizio con Ventario, scritto da Sarah Zambello e Suzy Zanella per i tipi di Nomos. I risguardi iniziali, diversi da quelli finali, sono accattivanti, ti tirano già dentro il libro, senza possibilità di fuga. Ho apprezzato moltissimo, infatti, la citazione tratta da Mary Poppins, in cui compare il vento dell’est. L’illustrazione raffigura una Londra sonnecchiante con gli interni delle case accese. Il cielo, trapuntato di stelle, con la luna che troneggia in alto a sinistra, e il famoso ombrello di Mary, che vola libero, trasportato dal vento. Pura poesia, la porta d’ingresso di Ventario! Il vento è il protagonista di questa interessante trattazione scientifica, che a giusta ragione mi piace definire così, considerata la collaborazione dell’Università di Genova. Sfogliando le pagine, siamo catturati dalle immagini, ma anche dalle parole, che spiegano con chiarezza e semplicità tutto quello che riguarda il vento. Si potrebbe pensare a una lettura condivisa fra colleghi di lettere, scienze e arte.

Il secondo titolo che vi propongo ci fa precipitare, dal cielo in mare: Tentacoli, Piccolo catalogo di polpi, seppie e calamari, scritto da Marco Colombo e Francesco Tomasinelli, sempre per i tipi di Nomos. Le illustrazioni di Giulia de Amicis sono eteree e mi ricordano il grande Ertè, caratterizzate come sono da eleganza e bellezza. I risguardi iniziali, anche qui, diversi da quelli finali, ci immergono già negli abissi più profondi. I molluschi presi in considerazione sono catalogati, illustrati e offerti con ironia e rigore scientifico. Una lettura corale fra docenti di lettere, arte, scienze e tecnologia, potrebbe essere una strategia vincente anche per una unità di apprendimento.

Non solo soldi di Giuseppe Morici, edito da Feltrinelli, riesce, finalmente a trattare di economia in modo semplice e chiaro, senza alcun tipo di pregiudizio. Il sottotitolo, Parole e storie per capire l’economia, esplicita chiaramente l’intento dell’autore. La Prefazione di Oscar Farinetti, si rivolge infatti direttamente ai ragazzi e alle ragazze, sottolineando il pubblico di lettori a cui è destinato il libro. Finalmente un testo di economia dedicato ai giovanissimi! Il lavoro interdisciplinare che si potrebbe strutturare intorno a questo testo coinvolgerebbe anche l’Educazione civica, oltre all’Italiano, alla Matematica, all’Educazione tecnica e all’Arte (come non pensare ad una digressione pindarica di tipo disneyano con Paperone de Paperoni!)

Chiudo questo mio articolo sugli albi di divulgazione con Energia, dal fuoco all’elio. Scritto da Andrea Vico e pubblicato da Editoriale scienza, il volume ci fa viaggiare nella storia delle fonti fossili e rinnovabili. L’albo, dalle grandi dimensioni, presenta, in apertura, subito dopo il frontespizio, una prefazione a cura del presidente dell’APER, (associazione produttori energia da fonti rinnovabili), che sottolinea, anche in questo caso, il pubblico a cui si rivolge il libro: i ragazzi. Ogni sezione presenta un laboratorio con un esperimento facilmente realizzabile con materiale di facile reperimento. Anche in questo caso, le materie coinvolte potrebbero essere numerosissime, penso anche alle lingue straniere in cui potrebbe essere tradotto l’esperimento.

Ci leggiamo a marzo
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