Anastasia, assolutamente

La serie di Anastasia di Lois Lowry

E così, dopo 9 libri, finisce la bellissima serie di Lois Lowry dedicata ad Anastasia edita da 21lettere che ha finalmente riportato in Italia questa chicca che aveva avuto una prima pubblicazione da Mondadori più di venti anni fa.

Anastasia, assolutamente è il nono e ultimo titolo della serie, la famiglia Krupnik si arricchisce di un nuovo membro, il cane Segugio, inconnsapevole protagonista dell’intrigo che questa volta Anastasia si troverà a sciogliere. La nostra protagonista è cresciuta un’altro po’, dall’inizi della serie ad ora sono passati poco più di due anni, sostanzialmente Anastasia ci ha fatto attraversare con lei gli anni che per noi corrispondono alla scuola secondaria di primo grado. Nel frattempo abbiamo assistito ad un trasloco, alla nascita d Sam, alla morte della nonna, a tantissimi piccoli grandi eventi e occasioni che hanno fatto crescere la consapevolezza dello stare al mondo di Anastasia ed ora, anche all’arrivo del cane tanto agognato.

Non vorrei soffermarmi sull’ultimo titolo della serie poiché mi preme provare a tenere un’occhio di insieme su questo insieme di libri che ha delle caratteristiche proprie molto definite e che ruota credo abbia la sua forza più grande nella costruzione dei personaggi.

I 9 libri di Anastasia sono raccontati in terza persona da un narratore onnisciente amorevole e ironico, una focalizzazione zero che ci permette non di guardare dal buco della serratura di questa meravigliosa famiglia, bensì di sentire quello che sentono loro, entrare in totale sintonia con Anastasia o con uno degli altri membri della famiglia. Ecco, questa è già di per sè una cosa interessante, mi pare: di solito il processo di immedesimazione riguarda il protagonista o qualche coprotagonista ma in questo caso, se si leggerà Anastasia ad alta voce in famiglia le immedesimazioni saranno diverse a seconda del ruolo all’interno della famiglia… Io sono stata totalmente assorbita dalla signora Krupnik, ad esempio, Anastasia ha parlato alla me stessa ragazzina, ma è Cathrine Krupnik la mia reincarnazione (magari essere lei, così meravigliosamente creativa ed equilibrata!). In effetti Anastasia ha una famiglia particolare che vale proprio la pena di conoscere: la mamma, appunto, fa l’illustratrice di libri per bambini e consente e si esprime con un livello di cura e ironia notevolissima, il padre, Myron Krupnik, insegna letteratura ad Harvard e fa il poeta, sembra il più serioso ma in realtà, se lo ascolterete bene, risulterà il più ironico di tutti con delle uscite inattese che si caricano di ironia proprio perché legate al suo personaggio così pronto a portarci fuori strada. Sam, il fratellino di Anastasia che nasce alla fine del primo libro, è un personaggio incredibile, ragiona come moltissimi adulti non arriveranno mai a fare, ha una padronanza di linguaggio incredibile ma non si libera di pannolino e pollice in bocca. Caratteristica di Sam, indovinate un po’… l’ironia, nel suo caso dire involontaria: Sam non fa battute consapevoli, Sam è semplicemnte se stesso e nell’esserlo mette continuamente in scacco il modo di essere degli altri, di Anastasia in primis.

E poi c’è, Anastasia, naturalmente, lei che sembra essere la meno ironica, quella a tratti più in difficoltà in questa famiglia così felice e pacata, una ragazzina che attraversa la sua età più difficile, in piena crescita e alle prese con dilemmi esistenziali, ad ogni libri diversi, che la faranno crescere. Anastasia affronta, ad ogni libro, un compito che è sia un compito scolastico vero e proprio sia un “compito” di crescita: in ogni libro, alla fine di ogni capitolo o amalgamato all’interno della narrazione, Anastasia scrive un pezzetto del compito che le è stato dato o che si è imposta lei stessa. Nel primo libro si tratta di liste che segnano le cose positive e le negative, nel secondo un piccolo giallo, poi ci sono i curriculum di Anastasia al vostro servizio, le tabelle di marcia di Anastasia padrona di casa, il progetto di scienze di Anastasia e il dottor Freud, i “Chi cosa dove quando e perché” di Anastasia ha le risposte, i cosa farai da grande? dell’omonimo libro, le lettere di Anastasia fermo posta e le risposte alle domande di Etica del professor Francisco di quest’ultimo Anastasia, assolutamente.

L’escamotage di inserire una scrittura, di volta in volta diversa e mossa da motivazioni diverse, in prima persona all’interno della narrazione principale in terza è non sono interessante ma utilissima per farci sentire, dalla penna della protagonista, le sue evoluzioni, i suoi ripensamenti, questi inserti tra capitolo e capitolo risultano spesso esilaranti non tanti di per sè ma nel loro susseguirsi e rendere intelleggibili le evoluzioni di Anastasia.

Qui non mi ci soffermerò ma sarebbe il caso di tenere ben presenti anche i personaggi secondari di questa serie, specie le tre amiche di Anastasia, una delle quali in particolare ha delle evoluzioni familiari davvero interessanti (teniamo poi conto che la serie originariamente venne pubblicata tra il 1979 e il 1995).

Quella di Anastasia è una serie straordinaria per come è scritta in cui incontreremo situazioni quotidiane che assurgono al grado di vere e proprie avventure degne del romanzo di formazione, al tempo stesso mantiene un livello di ironia e divertimento assai raro da trovare e, sintetizzo ma spero proprio vi godrete questa serie dal primo all’ultimo libro per trovare ciò che più colpisce voi, mette in scena una famiglia serena, oserei dire felice, in cui si affrontano con serietà e sinergia e dicertimento tutte le minime sfide quotidiane, incluse le nascite, le morti, le crisi di identità. C’è tutto in Anastasia, tutta la vita quotidiana a dimostrazione del fatto che avventure e sfide si possono trovare ad ogni piè sospinto nella vita di tutti i giorni. Adoro i libri come questi, che crescono con la protagonista, che ci fanno respirare ogni aspetto della vita vera, con leggerezza e sempre prendendo tutto sul serio.

Lois Lowry è autrice bestseller il cui nome viene generalmente collegato alla tetralogia di The giver, capolavoro assolutamente, un’opera che sembra lontanissima dalla serie di Anastasia anche se probabilmente, negli stili narrativi troveremmo molti punti in comune. Se devo dirla tutta, pur avendo moltissimo amato The giver, Anastasia mi ha innamorata nella sua incredibile semplicità e forza che non ha bisogno di andare a cercare se stessa in mondi diversi e distopici, quello che abita quotidianamente nella sua sostanziale serenità famigliare e interiore mi pare che sia più che sufficiente per vivere grandi avventure e crescere cercandosi nello specchio giorno per giorno.

Se ve lo state domandando la risposta è no: non serve leggere tutti i libri e leggerli in fila per capire cosa sta accadendo. I libri, anche grazie allo stile a capitoli scandito dalla scrittura di Anastasia, sono autoconclusivi. Talvolta, è vero, ci sono dei minimi rimandi a cose accadute nei libri precendenti ma non inficiano in nessun modo la capacità di lettura del singolo titolo.

Potete quindi leggere Anastasia come e quando volete, anche in ordine sparso ed anche non tutti i titoli perché, lasciate che ve lo dica, sarebbe proprio un peccato non veder crescere Anastasia per l’intera durata della serie!

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