Letture inclusive per cambiare prospettiva

Questo post è scritto da Lucia Schiralli che cura la rubrica “compagni di classe” in uscita l’ultimo giovedì del mese.

Per una lettura inclusiva

Ciao a tutte e a tutti, ben trovati!

Spero abbiate trascorso bene le vacanze pasquali appena terminate. Vorrei dedicare il mio contributo di aprile ad alcuni libri che, grazie a speciali caratteristiche, permettono una lettura più semplice e inclusiva, adatta a tutti, a chi ha difficoltà, ai non lettori e ai futuri lettori. 

Parto da La Sedia blu di Claude Boujon, edito da Officina Babuk, un marchio di Babalibri e Uovonero, che pubblica solo albi illustrati con testo in simboli, secondo le tecniche della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). 

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Botolo e Bruscolo trovano nel deserto una sedia, o meglio un oggetto che potrebbe anche essere una sedia e che, per loro, diviene una slitta, un aereo, un’ambulanza e altri oggetti come ad esempio una scrivania. Purtroppo, ritorna ad essere sedia quando nella narrazione (semplice, ma efficace), si insinua un dromedario. Il finale aperto lascia la speranza che la sedia torni ad essere tutto quella che la nostra immaginazione potrebbe suggerire. Le illustrazioni, con forti tratti a pastello, accompagnano il testo sottolineando e amplificando la forza narrativa. Consiglio questa delicata lettura in una prima media, dove si potrebbe lavorare con i colleghi di Arte, per una riscrittura, prendendo come nucleo narrativo un altro oggetto di uso comune. Cosa suggerisce la vostra immaginazione? Cosa potrebbe diventare, ad esempio una panna, con un pizzico di magia?  

Un altro libro della collana è Mangerei volentieri un bambino, scritto da  Sylviane Donnio e Dorothée de Monfreid, nella traduzione di Federica Rocca. La storia è quella di Achille, un piccolo coccodrillo con il desiderio di mangiare un bambino, vani saranno i tentativi di fargli cambiare idea messi in atto dalla famiglia, ma nulla sembra funzionare. La lettura di questo albo  ci fa cambiare  prospettiva, insegna a mettersi  nei panni di…Dopo la lettura ci siamo divertiti con domande bizzarre, del tipo : nei panni di chi ti metteresti, se fossi un lupo, chi vorresti mangiare? 

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L’idea di creare una casa editrice che pubblica esclusivamente albi facilitati, è nata dal grande successo ottenuto nel 2016 dai Libri di Camilla, una collana di albi illustrati già noti al pubblico dei lettori, ma modificati nel testo (ad alta leggibilità) che viene tradotto in simboli secondo il sistema Wls-Widgit Literacy Symbols. Questa immagine è tratta da uno dei libri più poetici di questa serie, Le parole di Bianca sono farfalle di Chiara Lorenzoni e Sophie Fatus edito da Giralangolo.

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Il libro racconta il mondo di Bianca, una bambina che non può parlare, ma che riesce a vedere cose che gli altri non vedono

Per gli alunni più grandi, suggerisco i libri della collana Parimenti, della casa  editrice la Meridiana. In questa  collana troverete  alcuni  classici della letteratura europea tradotti in simboli. Ho provato a far leggere ai miei ragazzi Anna Frank e Dracula e sono piaciuti moltissimo. Questi INBook sono uno strumento adatto a tutti, perfino i lettori esperti potrebbero cimentarsi in questa modalità di lettura nuova e alternativa.

Chiudo questo mio articolo presentandovi un libro edito da Babalibri, dal titolo La paura del mostro, scritto dal grande Mario Ramos. Questo albo non ha il testo tradotto in simboli, ma per il contenuto della storia, ho deciso di citarlo in questa sede. 

La storia è quella di un tenero cucciolo (non di uomo) che viene spaventato ogni notte da un mostro tremendo, una dispettosa bimba bionda che gliene combina di tutti i colori, come ad esempio pizzicargli il sedere o picchiarlo con il cuscino. La prospettiva è quindi ribaltata, è un essere umano a fare paura e non un animale o un essere altrimenti definito. A volte, ciò che sembra normale non lo è. Con i miei ragazzi di prima media, mi sono divertita a leggere il testo e a mettere in piedi un dialogo guidato, partendo da questa affermazione: Non è normale che…

Vi saluto dandovi appuntamento al prossimo mese

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