Alla scoperta di sé – Un po’ di fumetti
La rubrica “Noccioline” esce l’ultimo martedì del mese, è dedicata al fumetto e al graphic novel ed è a cura di Benedetta Morandini testa fiorita.
Ci avviamo all’estate, le scuole tra un po’ chiudono e, nel mio caso, anche i doposcuola. La settimana scorsa Mi sono dovuta trovare a parlare degli obiettivi dei laboratori di quest’anno. Il tema è stato quello di scoprire i propri interessi e esplorare il modo di stare con gli altri e il proprio corpo. Tutto questo, che forse vi interessa relativamente, mi ha dato uno spunto per i consigli di lettura di oggi. Considerato che poi noccioline si prepara alle vacanze, come da tradizione, vi lascio una buona dose di consigli, magari qualche spunto da proporre anche a scuola!
Il filo conduttore è quello della scoperta di sè, quindi ecco a voi una carrellata di fumetti in cui i personaggi si sono trovati ad incontrare un nuovo lato di loro stessi e a venirci a patti. Di qualcosa vi ho già parlato, di qualche altro titolo no, ma in questo post specifico mi piacerebbe portare l’attenzione sui diversi tipi di crescita di ogni protagonista.
– Ritorno alla terra, Jean-Yves Ferri & Manu Larcenet – Ridere per affrontare le avversità
Questo lo metto per primo perchè a me piace tanto il tema dell’umorismo. Anni fa avevo fatto proprio un laboratorio sull’uso dell’umorismo in situazioni di di difficoltà. Ritorno alla terra è secondo me un’espressione fantastica di come sia possibile vedere un momento avverso in modo divertente. Trasferisti in campagna è un bel cambiamento per Manu Larcenet, quindi, insieme a Jean-Yves Ferri, ha scelto di rielaborare piccoli episodi quotidiani.
Un fumetto per scoprire il lato comico dei nostri casini.
– Anche le cose hanno bisogno, Eliana Albertini – Raccontarsi attraverso gli oggetti
Quanto è difficile far capire agli altri le proprie passioni? E ancora, quanto è difficile trovare le parole? Anche le cose hanno bisogno è un fumetto per chi non ama troppo interagire con gli altri. Attraverso la collezione degli oggetti più strampalati la protagonista trova il modo di esprimere sé stessa. Impara a scoprire la storia di ciò che raccoglie e cura ogni oggetto, perché per lei rappresenta vere e proprie emozioni.
– Ritorno all’Eden, Paco Roca – Conoscersi attraverso la memoria
Paco Roca è sempre un maestro quando si tratta di raccontare storie, specie se c’è da fare una ricerca storica a monte. Sta volta l’esplorazione si fa un po’ più personale. La storia parte tutta da una vecchia foto di famiglia, ma poi esplora la quotidianità di chi ne fa parte. Un fumetto che fa riflettere sull’importanza della conoscenza delle proprie origini e della propria storia, come già si era visto ne la casa.
Una fotografia rimane, ma tutti i ricordi che la circondano diventano memoria e, si sa, la memoria con il tempo prende altre forme.
Secondo me un fumetto come questo potrebbe essere un interessante spunto di lavoro sulla fotografia e la creatività.
– Coraggio, Raina Telgemeier – Conoscere il proprio corpo
Questo era il consiglio che avevo lasciato per l’estate scorsa, quindi non mi spendo molto. Quello che interessa di questo fumetto è che la protagonista scopre un nuovo modo del suo corpo di stare con l’ansia e la sofferenza. Raina deve imparare un nuovo linguaggio; quello delle somatizzazioni del proprio corpo. Crescita, cambiamenti, nuovi compagni e ora pure il mal di pancia nei momenti meno opportuni! Un bellissimo fumetto che parla di ascoltarsi e di come le nostre emozioni non vengono espresse solo a parole.
– La mia ciclotimia ha la coda rossa, Lou Lubie – Raccontarsi per accettarsi
Il tema della Graphic Medicine mi è sempre stato a cuore, quindi non può che avere un posto nella lista dei fumetti sulla scoperta.
Che fare se ti piove addosso una diagnosi di ciclotimia? Beh, la trasformi in una volpe.
Il questo fumetto autobiografico è possibile seguire il percorso di accettazione e soprattutto di gestione della malattia da parte della protagonista.
E’ uno spunto molto interessante per parlare di salute mentale e scoprire che non tutte le menti funzionano allo stesso modo (anzi, quasi nessuna!).
E voi? avete un libro preferito sulla sul tema della scoperta di sè? Oppure un libro che vi ha fatto scoprire qualcosa di voi stessi?
Con questo spunto di riflessione vi saluto, ci vediamo a settembre!