Teresa

Sono giorni che cerco le parole per raccontarvi Teresa di Gek Tessaro e Massimiliano Tappari edito da Lapis e oggi ho deciso che, anche se le parole non le ho ancora trovate, devo per forza raccontarvi di Teresa!

Inizierò, come pare si confaccia a chi si occupa di libri, col dirvi di cosa parla Teresa: un giorno una bambina (Teresa appunto) decide di andare a fare la spesa, al posto della mamma, insieme al gatto e alla gallina, con che mezzo di trasporto e dove andranno a fare la spesa è tutto da decidere… incerto l’esito della spesa così come quello della cena ma, direi, la cosa non ha importanza alcuna.

Ecco, fine del “di che cosa parla” questo libro adesso veniamo alle cose più importanti ovvero del perché questo libro sia così bello come è.

Teresa è un’opera a quattro mani piuttosto complessa ed in essa dobbiamo, a Gek Tessaro, i testi ma anche tutti i personaggi, mentre a Massimiliano Tappari si devono le illustrazioni, o meglio le fotografie nel loro complesso tali da dare vita al testo ed ai personaggi di Tessaro. Teresa è un intreccio perfetto di intenzioni che viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda accogliendo forme poetiche diverse e complementari per un risultato decisamente sorprendente dal punto di vista visivo e sonoro e narrativo.

Andiamo per ordine: i testi, scritti in maiuscolo così da agevolare anche i primi lettori nella lettura autonoma, com’è proprio dello stile di Tessaro hanno la sonorità del verso in rima eppure mantengono la struttura narrativa della prosa.

Le fotografie di Tappari sono, come solo lui sa fare, al tempo stesso visionarie e realistiche. Sarà per la presenza “dal vivo”, nelle foto, dei personaggi di questa storia animata da pupazzi in cartapesta che si muovono in giro per luoghi indefinibili, sarà per la capacità di rendere significanti i luoghi e le cose fotografate di per se stessi, le fotografie di Tappari raccontano con il testo sottolineandone l’ironia e la dando forma visiva alla sagacia dei personaggi.

E dunque veniamo a loro, i personaggi principali di questa storia: Teresa, il gatto e la gallina che credo rappresentino, dal punto di vista della costruzione narrativa, il nucleo creativo del libro. Le voci dei tre personaggi si alternano e contraddicono e alimentano a vicenda, come accade davvero nei giochi, e nei momenti buoni della vita, in cui il punto di vista dell’altro si unisce a quello dell’individuo e produce mutamenti di pensiero e di reazione alle situazioni. Si aggiungono ai tre protagonisti la mamma, il papà, figure defilate ma che è importante che ci siano, e, immancabile trattandosi di un libro di Tessaro, un cavallo.

E il viaggio scatenato dal motivo apparente della spesa e che permette la straordinaria carrellata di bizzarri mezzi di locomozione? Anche il viaggio, naturalmente, è centrale in questa storia ma solo per ribadire la forza dei personaggi che, in fin dei conti, non saremmo assolutamente in grado di dire se e di quanto si siano mossi dai pressi di casa verso il luogo della spesa.

Se è vero che il motivo del viaggio è viaggiare allora eccoci qui, il motivo dell’andare di questa narrazione, il suo senso profondo, sta nel narrare, per testo – versi se preferite -, e per immagini – fotografie, se preferite -, l’esperienza del gioco e della narrazione fine a se stessa. A cosa serve dunque la spesa la cui lista, per altro, Teresa dimentica? Direi solo, si fa per dire, a creare l’innesto narrativo, per altro a partire non da una situazione fantastica bensì realistica e quotidiana.

Non so se sono riuscita a rendervi in qualche modo che cosa è Teresa, forse però avrete intuito da dove deriva la difficoltà di trovare parole per raccontarlo: quando un libro rappresenta la pura narrazione, il puro movimento narrativo, la forza semplice e complicatissima dell’invenzione a partire da un’espediente, e quando tutto questo viene significato in un libro nel suo contenuto ma, soprattutto, nella sua forma, non è mica facile trovare le parole giuste per dirlo!

Ok, ci sono, ecco le uniche due parole perfette per Teresa che a se siete ancora qui a leggere e non siete già corsi a cercare il libro…

buona lettura!

ne aggiungo altre due

buon divertimento!

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