Tutta la verità sui pirati

“A cosa pensiamo quando sentiamo la parola “pirata”?”

Care teste fiorite oggi vi propongo un libro di divulgazione interessantissimo, non solo e non tanto per l’argomento, che pure è ghiotto, ma soprattutto per la sua costruzione e il valore estetico iconografico.

Il libro di oggi infatti è Tutta la verità sui pirati di Ekaterina Stepanenko e Polja Plavinskaja, edito da Caissa Italia con la traduzione di Tatiana Pepe, un libro che fa ciò che ci promette nel titolo ovvero ci racconta la tutta la verità sul fenomeno storico della pirateria, secondo qualsiasi punto di vista vogliate scoprirlo. Forse di primo acchito potrebbe non sembrare un libro di divulgazione storica, i pirati sono creature talmente avvolte dal mito e dalla narrazione che si fa fatica a riconoscer loro una presenza storica concreta e diffusa nel corso dei secoli, se non dei millenni, e in tutti i mari del mondo; eppure così è e Tutta la verità sui pirati ce lo racconta proprio per filo e per segno.

Andiamo con ordine e proviamo a vedere innanzitutto come è costruito il libro: Tutta la verità sui pirati, che ha la forma di un albo di grande formato dalle notevolissime illustrazioni della Plavinskaja, indaga, argomento dopo argomento, la vita di quegli uomini e donne che scelsero la vita in mare: in doppie tavole dettagliatissime scopriremo la struttura e le tipologie delle barche utilizzate, le regole della vita di bordo, la medicina e chirurgia praticata sulle navi, il cibo, gli strumenti di orientamento e chi più ne ha più ne metta.

Ma soprattutto scopriremo cosa è verità, come dice il titolo, e cosa è mito, nella storia narrata dei pirati, ogni argomento viene introdotto e raccontato ammettendo un capitoletto centrale che dà il senso dell’intera operazione di studio e divulgazione della storia dei pirati intitolato “e invece…”, dunque per ogni argomento si parte dalle credenze popolari, mitiche, quelle costruite nel tempo complici grandi narrazioni letterarie e filmiche, e poi, invece, appunto, arriva la verità, la storia, che rimette in equilibrio le informazioni senza togliere fascino, anzi, secondo me aumentandolo perché spesso la verità può essere più interessante dell’invenzione.

Il libro ha dei testi precisi e curati che faranno il punto su tutti gli aspetti della vita materiale dei pirati, smonteranno stereotipi e pregiudizi e offriranno anche un esempio di metodo di lavoro su come organizzare il materiale storico specie quando deve fare i conti con una cosi forte vulgata fantastica.

Se teniamo conto dei testi l’età di lettura di questo libro direi che si alza dalla fine della scuola primaria alla secondaria di primo grado e tuttavia io non posso non pensare che della bellezza di queste tavole possano godere anche bambini e bambine più piccole, magari accompagnati dall’appoggio e dalla lettura di un adulto di riferimento che assecondando delle curiosità emerse, perché no, da un gioco o da altre narrazioni, va a leggere o a raccontare ciò che riguarda quel singolo argomento di interesse. Tutta la verità sui pirati è infatti, come ogni buon libro di divulgazione è, un libro che si presta anche alla consultazione: possiamo certamente scegliere di leggerlo dall’inizio alla fine, ma per come sono gestiti i testi e le immagini possiamo anche usarlo in maniera agevole per consultarne solo alcune parti per volta seguendo l’onda dell’interesse del giovane lettore e lettrice.

Inutile dire che un libro come questo si presta a fare da centro di un ipertesto straordinario che porta verso approfondimenti e letture tra le più diverse legate certo ai pirati, ma anche ai mari, alla storia dei vari secoli, alla medicina e alla storia della medicina, alle scoperte scientifiche e chissà che altro. Provare per credere!

Vi propongo due spunti di lavoro che messi insieme vi permetteranno un lavoro, anche didattico tra storia geografia e letteratura, sia alla primaria che all’infanzia, straordinario a partire da Tutta la verità sui pirati: partite da un gioco linguistico intorno alla parola pirati, a questo collegate la lettura e l’osservazione delle tavole del libro e da lì ripartite per scoperte ulteriori che esplodano le informazioni del libro verso nuove letture e approfondimenti di tipo scientifico, divulgativo o narrativo di qualsiasi tipo (segnalo un facilissimo ma efficacissimo collegamento tra i una tavola del libro e il romanzo La più grande di Morosinotto.

Vorrei soffermarmi di più su questo libro soprattutto per sottolinearne l’originalità estetica dovuta al tipo particolarissimo di illustrazione della Plavinskaja ma so che mi sono dilungata sin troppo e dunque qui mi fermo e vi suggerisco di lasciarvi stupire da queste immagini dal sapore così diverso da ciò che più siamo abituati e per questo così, anche, importanti per educare la vista a linguaggi visivi che vadano ad ampliare le possibilità di espressione e anche di riconoscimento del gusto personale.

Io vi lascio e torno a immergermi nelle pagine del libro alla scoperta della verità riguardo quegli elementi che da bambina così tanto mi affascinavano dei pirati, primo tra tutti, ovviamente, quello degli animali presenti a bordo, altro che pappagalli!

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