Leggere giorno per giorno

Care teste fiorite,

oggi vi propongo un libro di studio, uno di quegli strumenti di cui chi si occupa di lettura, anzi di letteratura, a scuola non dovrebbe proprio poter fare a meno, uno di quei testi che dovrebbero essere dati in studio necessario e non sufficiente prima di mettere piede in classe. Sto parlando, evidentemente, di Leggere giorno per giorno di Frank Serafini Suzette Serafini-Youngs Equilibri con una prefazione di Jenny Poletti Riz, e chi altrimenti?

Dunque, se siete tra le o i seguaci o curiosi del gruppo delle italian writing teachers sapete già di cosa sto parlando ma se siete neofiti nello straordinario mondo dei laboratori di lettura in classe lasciate che inquadri in brevissimo di che libro si tratta prima di entrare un pochino nel merito del lavoro di Serafini.

Frank Serafini e il suo laboratorio di scrittura è considerato “il padre” del Writing and reading workshop negli Stati Uniti, dove è nato, appunto, e il suo derivato qui in Italia con le Italian writing teachers, il suo modo di lavorare parte dalla proposta di lettura di letteratura con i lettori e le lettrici delle varie fasce scolastiche costruendo attorno alla lettura e alla lettura l’intero approccio didattico con attività in classe e proposte di lavoro che prevedono mini lezioni frontali e tanti lavori di gruppo differenziati.

Ma qui si entra nel dettaglio di cosa sia Leggere giorno per giorno che si definisce proprio come un vademecum del laboratorio di lettura: Serafini e la coautrice Suzette Serafini-Youngs ci accompagnano mese per mese in un intero anno scolastico per svelare il loro modo di lavorare in classe a partire dalla selezione e proposta di libri, alle discussioni collegate alla lettura, i lavori in gruppi, le piccole lezioni… insomma tutto preparato, approntato, ragionato e messo a punto nel minimo dettaglio perché ragazzi e ragazze, ma anche bambini e bambine della primaria, si approccino alla lettura di letteratura con consapevolezza, spirito critico. Il laboratorio di lettura porta alla crescita e al nutrimenti non tanto di lettori forti quanto di lettori competenti, in grado di ragionare sulle strutture letterarie e non solo a partire dai contenuti ma anche dalla forma.

Per una come me, che di mestiere dovrebbe fare la critica letteraria, potete immaginare che questo tipo di lavoro appare una specie di panacea di tutti i mali della lettura. Ragionare, come Serafini da ampiamente, sulla costruzione di una comunità di lettori in cui si ha cura tanto della comunità quanto degli individui (non dovrebbe sempre essere così) con la consapevolezza che la comprensione del testo non voglia dire rispondere a domande sceme bensì sia un processo che consiste nel generare, esprimere, negoziare, rivedere le interpretazioni e le opinioni all’interno di una comunità di lettori dà sicuramente della fiducia verso il futuro.

Serafini ha anche la dote di non lasciare nessun sottinteso, di prendere come una specie di missione lo spiegare per filo e per segno cosa sia il laboratorio si scrittura e anche di fermarsi in approfondimenti sulla letteratura illustrata ecc., per cui se vi state domandando come si mettono in pratica i buoni propositi di Serafini potete stare tranquilli, Leggere giorno per giorno è qui per spiegarvelo per filo e per segno.

Su una cosa sola il Serafini non fornirà risposte, cioè sul come far sì che tutto questo materiale eccezionale possa essere adeguatamente elaborato dai singoli individui che vogliano portare il laboratorio di lettura in classe e che arricchiscano il contesto della progettazione didattica a riguardo con testi di base che sostengano tutto il percorso, intendo dire che Serafini è uno di quegli studiosi e docenti non solo illuminati rispetto all’ambito di lavoro sulla lettura ma che fa riferimento e affidamento su una cultura teorica e critica, oltre che pedagogica, di base notevolissima che permette al suo lavoro di essere elastico il necessario per accoglire ogni singolo ragazzo e ragazza. La sua idea di lavoro è talmente precisa e precisamente spiegata che non vorrei corresse il rischio di essere cristallizzata, irrigidita in una pratica pedissequa come a volte capita di vedere anche con i metodi migliori.

Penso sempre al fatto che i grandi pensatori precursori e iniziatori di metodi di lavoro rivoluzionari (penso anche alla Montessori, per esempio) sono arrivati alle loro scoperte proprio rifiutandosi di seguire metodi ma applicando intuizioni, studi, ricerche, esattamente ciò che fa di un metodo cosa viva e generatrice di vita e in evoluzione e movimento.

Tutto questo io lo sento in Serafini e nel bellissimo movimento di docenti che dal suo pensiero è derivato in diverse parti del mondo, e speriamo che si moltiplichi con l’augurio di mantenersi sempre vivo e vitale, pronto anche a riadattarsi, ripensarsi e modularsi per aderire alle singole necessità degli individui della comunità di lettori e lettrici a partire dal docente che coraggiosamente decide di mettersi in gioco con il laboratorio di lettura.

Sì, è vero, ci vuole passione, studio, dedizione per fare questo mestiere, il mestiere di docente, nel modo in cui lo pensa Serafini, ma credo che questo sia esattamente il compito del docente, sprizzare passione e studio per trascinare i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine, qualsiasi sia il modo di insegnamento che si sceglie. Il laboratorio di lettura produce SEMPRE OTTIMI RISULTATI e su questo non vi è dubbio alcuno, però deve avere la preparazione la consapevolezza e soprattutto l’anima e la vitalità che sprizzano fuori da ogni parola di Serafini.

Per chi è dunque Leggere giorno per giorno?

Per tutti i e le docenti, senza differenza, con la speranza davvero profonda che sappia trasmettere prima o oltre ad un metodo ben elaborato e sperimentato, l’amore incondizionato verso la letteratura e i lettori con la consapevolezza che questo, è un ruolo politico, prendersi cura della crescita del pensiero di una comunità, è l’azione più politica che si possa immaginare, sempre.

Gli insegnanti devono superare il timore di prendere posizione e devono imparare a dare ragione dei motivi per cui insegnano in un certo modo, fornendo ai genitori e alle altre parti in causa informazioni sui progressi e sulla crescita dei bambini e dei ragazzi per allentare la morsa paralizzant dei test standard sulla valutazione e sulla didattica

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