Diario di un’esplorazione attorno al mio stagno, appunti e scoperte di Marie Louise Delpantano

Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.

“Diario di un’esplorazione
attorno al mio stagno,
appunti e scoperte di
Marie Louise Delpantano”

Età: dai 6 anni
Pagine: 96
Formato: 22.7 x 29.3
Anno: 2023
Editore: Franco Cosimo Panini
Autore: Thierry Dedieu

Oggi in cartella “Diario di un’esplorazione attorno al mio stagno, appunti e scoperte di Marie Louise Delpantano”, un albo di divulgazione artistica.

Di nuovo? Ebbene sì!

Il modo migliore per cominciare il nuovo anno è… riprendere da dove ci eravamo lasciati.

Diario di un’esplorazione attorno al mio stagno, appunti e scoperte di Marie Louise Delpantano

Perché proporre lo stesso libro con cui ho concluso lo scorso anno scolastico?
La ragione principale si chiama continuità.
Credo sia importante partire da ciò che si conosce per poi prendere il largo, iniziare a muoversi in territori noti per osare poi voli pindarici.

Quest’anno siamo in classe seconda, scuola primaria.

Dopo le lunghe vacanze estive, per riprendere i ritmi scolastici ci vogliono tempi distesi, capaci di lasciar spazio ai racconti e al ritrovarsi, al ristabilire confidenza, a rinsaldare le relazioni, all’incontro particolare e generale.
Quale migliore occasione se non quella di partire da un libro? E magari da un libro conosciuto?

Il fil rouge

Fil Rouge, letteralmente “filo rosso”. Inteso come “filo conduttore”.
L’immagine richiama la rete – fisica o virtuale -, richiama Spiderman, richiama i pescatori, richiama i reticoli d’allarme antifurto dei musei, richiama internet.
Concretamente ho proposto un setting di apprendimento co-costruito: un cerchio di sedie, abbandonando la postazione dei banchi. Ho portato un gomitolo di lana rossa, gentilmente offerto da mia zia Lucia e ho proposto un gioco per intessere relazioni, a partire dal nostro vissuto. Un narrare e un narrarsi, un ascoltare e un ascoltarsi, la possibilità di stare assieme, uniti da un filo.
Simbolicamente la voglia e l’intenzionalità di comunicare, la capacità di attendere e rispettare il proprio turno di parola, materialmente il lancio della matassa in andata e il recupero del filo al ritorno, in un divertente esercizio fisico di semi contorsionismo, che mette in moto prima la mente e il cuore e poi il corpo.

Un attivarsi a tutto tondo

Un attivarsi, un mettersi in movimento, un costruire, un intessere, un cucire dove il risultato non dipende dal singolo, ma dalla collaborazione di ciascuno.
Questa la consegna: “Ti racconto una cosa bella che mi è successa quest’estate…” e così ciascuno ha avuto il proprio momento e spazio, sostenuto da un filo, per dire e condividere qualcosa di sé.

La lettura del libro in classe

Più che di una lettura ad alta voce si è trattato di una “rilettura” ad alta voce dell’albo illustrato “Diario di un’esplorazione attorno al mio stagno, appunti e scoperte di Marie Louise Delpantano”.

Prendo il libro.
“Uh che bello, ce lo rileggi?”
Inizio a leggere…

“Diario di un’esplorazione
attorno al mio stagno,
appunti e scoperte di
Marie Louise Delpantano”
Autore: Thierry Dedieu
Edito da Franco Cosimo Panini

Ho una vera passione per le arti:
il disegno, la pittura, la fotografia…
non esco mai di casa senza un pennello
o la macchina fotografica.
Curiosando attorno al mio stagno ho scoperto
Un mondo di bellezza e di sorprese.
Vi invito a scoprirlo.
M.L.

Leggere un albo illustrato già letto ha i suoi vantaggi: il piacere di ascoltare un racconto conosciuto e , di conseguenza, la possibilità di partecipare alla storia in maniera più attiva.
È la stessa differenza che intercorre tra l’ascoltare una canzone nuova e l’ascoltare una canzone nota. La canzone conosciuta si ascolta volentieri, si canticchia a mente, si anticipa il testo.

Lo stesso è capitato rileggendo questo libro…

Mi capita di fare gare di salto
con la cavalletta.
Vince sempre lei,
ma
ho il sospetto che si aiuti con le ali,
e sapete come si chiama questo?

Alzo gli occhi, li guardo, mi guardano e in coro con il mezzo sorriso soddisfatto rispondono:
“Barare!”
E il testo non fa una piega.

Commenti a caldo

“Bellooo… Anche i disegni mi piacciono tanto”
“Cos’è una dispensa?”
“Sai che io questo libro l’ho preso? Ce l’ho a casa…”
“Anch’io…”
“Raimond è il suo innamorato?”
“Ah, io pensavo fosse suo cugino”
“Comunque le lentiggini, per me, sono una bella cosa”
“Io sono Ermenegildo, ti ricordi? Sono il principe…”
“A casa io ho i libri di Wally”

A seguire i racconti dei propri diari in perfetto stile Booktalk.

Ho iniziato io: “Diario di un’esplorazione attorno al mio stare, appunti e scoperte di Chiara Costantini”.

Questa attività ha permesso di introdurre i primi rudimenti di scrittura a ricalco come previsto dal Metodo del WRW (Writing and Reading Workshop), di sperimentare le proprie abilità artistiche, di allenare le proprie capacità espositive attraverso la mediazione di un oggetto a supporto della narrazione.
La forza dell’esempio: “anche la maestra ha fatto i compiti!”
Può sembrare una banalità, ma cambia tutto.
Si entra a far parte del gruppo, anziché dare indicazioni come esperto esterno. Inoltre questo metodo aiuta i bambini a capire come fare le cose e a farle con cura. Osservando un modello si può imparare ad apprezzare il senso del bello e a migliorarsi di volta in volta. Infine non c’è un giusto o uno sbagliato, ciascuno può avere il proprio stile.

Riflessioni

La proposta estiva di lettura e scrittura per gli alunni della mia classe consisteva in alcuni suggerimenti di letture e in alcuni “spunti di scrittura”. Ho consegnato loro dei semplici sticker, creati da me, da apporre a inizio pagina e da cui partire per formulare brevi testi, parole o frasi, accompagnandole con illustrazioni.

Accanto alle etichette con questi spunti di scrittura, altre etichette lasciate volontariamente in bianco per lasciar spazio alla fantasia dei bambini e inventare possibili titoli.
Tali suggerimenti erano accompagnati da alcune istruzioni pratiche, spiegate a voce a fine anno e trascritte in un foglio di accompagnamento.
Trattandosi di suggerimenti, nulla di tutto ciò era obbligatorio.

Interessante il risultato

Alcuni bambini hanno utilizzato le etichette per decorare la copertina del taccuino.
Qualcuno ha svolto il compito in perfetta autonomia.
Qualcun altro supportato da un adulto.
Qualcuno ha svolto il compito con cura e dedizione, qualcun altro ha semplicemente assolto il compito. Qualcuno ha preferito le etichette precompilate, qualcun altro ha preferito personalizzare i titoli.
In generale i riscontri sono stati positivi.
Iniziare a leggere e scrivere, non essendo abilità innate, non è semplice.
Attivare positivamente questo processo è un buon punto di partenza.

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