Batti cuore
Il cuore, poche immagini mi vengono in mente più sovraccariche di stereotipi come quelle del cuore. Anche poche rime mi vengono in mente meno banali di quelle che sentiamo risuonare con la parola cuore… di solito.
Ecco perché Batti cuore mi ha stupita e rallegrata più ancora di quanto potessi prevedere.
Batti cuore è la nuova raccolta di poesie di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari edita da Lapis in cui, come negli altri libri della nostra ormai nota coppia di autori, le fotografie di Massimiliano sono venute prima delle parole di Chiara, questa è una voce che segue lo sguardo, una voce che lascia andare il suono alla vista e che ci regala dodici poesie per occhi e voce.
Batti cuore segue lo stesso schema visivo di Cerca cerchi cioè accosta alla poesia collocata pagina di sinistra, quattro fotografie nella pagina di destra. Ma mentre in Cerca cerchi la poesia diventava indovinello e ci portava giocosamente a riconoscere quale cerchio fotografato fosse la soluzione all’indovinello, qui ci troviamo in un gioco più complesso, mi pare. Nulla viene chiesto al lettore o lettrice, la poesia prende la sua forma “normale” e non pone domande ma… ecco, cosa fa la poesia qui?
Di fronte a quattro foto di cuori che vi sorprenderanno per varietà in ogni senso, la poesia traccia una traccia, gioca con i sensi e i suoni delle parole tessendo un filo apparentemente invisibile tra le quattro foto. Alcuni accostamenti risuoneranno più immediati, su altri forse bisognerà sostare o porsi qualche domanda, ma la poesia, delle parole e delle fotografie, è proprio lì per questo: per porci domande rispetto ai legami tra le parole e le cose del mondo e, qui nello specifico, tra la quartina e le quattro foto.
Il 4 è il numero magico di questo libro, 4 versi, 4 foto, quattro lati uguali che rendono il libro e le foto dentro quadrate, ed anche il numero delle poesie è un 4+4=12 costruito magistralmente con poesie nei luoghi tipici a condurvi nel percorso, ad accogliervi a braccia aperte e a lasciarvi andare oltre il libro.
Mi viene in mente una espressione che uso spesso quando lavoro sulla poesia e a cui ho dedicato l’ultimo innaffiatoio: l’eco semantica. Ecco, se vogliamo capire cosa sia e come la poesia sia il luogo topico perché essa si esprima al meglio prendiamo anche solo una delle poesie di Batti cuore e le quattro foto collegate e proviamo a vedere quanto i sensi delle parole siano capaci di andare oltre il solo significato letterale per creare echi emotivi, immaginativi, inferenziali, interrogativi e chi più ne ha più ne metta, nuovi e diversi.
Un cuore non significa sempre se stesso?
Insomma… dipende dagli occhi che lo guardano e dalle parole che gli danno voce ed anche dal momento in cui lo guardiamo e lo parliamo, insomma il senso può cambiare è sempre sottoposto a interpretazione a partire dal senso primo che è quello letterale ma che è primo solo per convenzione, quanti sensi ulteriori ha una parola?
Batti cuore ci invita a fare, tra le tante, due cose apparentemente opposte e invece vicinissime: prestare attenzione all’apparenza nel senso letterale del termine: ciò che accade, ciò che ci appare davanti agli occhi come un’epifania a cui diamo un senso che forse non avrebbe di per sé.
E dall’altro ad andare oltre quell’epifania e collegarla alle altre che ci appaiono, a cercare un senso che lega le cose apparentemente lontane tra loro.
Ci serve un pretesto per riuscire a farlo? Eccolo: il cuore.
L’invito di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari è sempre lo stesso e speriamo non si stanchino mai di dargli ogni volta senso suono e vista originali: esci e guardati attorno e attraversa il mondo con i sensi, lo sguardo, certo, ma anche il suono e il senso della parola e poi rendi tuo ciò che vedi unendo in un senso inedito pezzi di mondo lontani.
Non facile, no, come esercizio, eppure vitale, come esercizio, un modo per guardare, davvero, e per sentire, davvero, e usare le parole, davvero.
Batti cuore ci propone e invita a fare un gioco, trova il tipo di cuore che sei, in cui ti riconosci, e cerca anche tutti gli altri possibili che ti circonda, partiamo da questo gioco per guardarci intorno con occhi più attivi e per usare le parole, anche le più trite, nei loro sensi più inaspettati?
Buon divertimento!
p.s. se volete continuare a giocare con il cuore delle cose e della poesia e non sapete da dove partire potete lasciarvi ispirare dai risguardi!