Mirabasso e Altamira

Qualche tempo fa, su una collina rotonda, sorgeva la città di Mirabasso.

[….] Proprio sulla collina di fronte a Mirabasso, sorgeva la cittadina di Altamira.

Care teste fiorite,

oggi ho il piacere di raccontarvi di Mirabasso e Altamira di Guia Risari e Sergio Olivotti edito da Lapis.

Un albo illustrato divertente che racconta una storia che sembra fantastica e invece è molto realistica, che sembra lontana nel tempo e nello spazio e invece potrebbe essere vicina vicina.

Come è possibile che questo accada?

Accade quando la narrazione prende la forma della metafora, del racconto filosofico, meglio, accade quando si ha tra le mani un libro come quello di Mirabasso e Altamira in cui la scrittura di Guia Risari e le illustrazioni di Sergio Olivotti concorrono a creare una storia fortemente simbolica.

A Mirabasso tutti sono talmente concentrati a guardarsi l’ombelico da essere diventati curvi.

A Altamira tutti sono talmente speranzosi e sognatori da avere sempre la testa verso il cielo, curvi verso l’alto.

Gli uni e gli altri, va da sè, incontrano notevoli difficoltà a compiere le più comuni azioni della vita quotidiana, eppure il loro atteggiamento concentrato verso il bottoncino in mezzo alla pancia o verso l’iperuranio prevale sulle comodità di una schiena, un collo e una testa dritta.

A prima vista, avrete credo anche voi la medesima impressione che ho avuto io, vi sembrerà che Mirabasso sia un luogo non desiderabile, e che Altamira sia un’utopia, tutti fiduciosi e speranzosi… e invece no.

In una cosa gli abitanti di Altamira e di Mirabasso sono uguali, molto molto umani a dire il vero: ognuno pensa di vivere nel modo migliore e che la scelta dell’altro sia da combattere… indovinate un po’ come va a finire?

Per fortuna, quando da un lato e dall’altro della valle i Mirabassesi (o mirabassiani chiederò a Guia come si chiamano) e i gli Altamirani tirano fuori i cannoni pronti ad imporre il proprio stile di vita ai vicini, scopriranno che il mirare basso o mirare alto dei cannoni gli si rivolterà.

Un libro sull’aurea mediocritas? Sul buon senso? Sul in media stat virtus?

Valutate un po’ come vi pare, io ci ho visto solo, si fa per dire, una storia ben costruita e ben narrata, divertente, ironica, e sapete quanto ci tenga all’ironia nei libri per bambini.

Mirabasso e Altamira è uno di quei libri che secondo me si presta ad essere letto e riletto, a sedimentarsi dentro come narrazione di riferimento per dirimere questioni che si incontrano giorno per giorno, a nutrire il lessico familiare di una classe, o di una famiglia.

Io lo trovo delicato, simpatico, divertente, leggero e profondo, insomma un bel libro che racconta una storia vecchia come il mondo ma che ogni volta, se ben costruita, ha un suo perché.

Devo dire che ho adorato la scelta delle illustrazioni di prendere alla lettera il testo, un gioco bello, riuscito, divertente… in cui alla sostanza (narrativa) corrisponde la forma (dell’illustrazione)

Non vi svelo il finale da sol dell’avvenire ma vi raccomando di andare a vedere la penultima tavola perché è dolcissima…

Buona lettura

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