Raccontami una storia

Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.

“Raccontami una storia”

Età: dai 2 anni
Pagine: 44
Formato: 20 x 20
Anno: 2023
Editore: Minibombo
Autore: Elisabetta Pica
Illustratore: Silvia Borando

Oggi, in cartella, un albo colorato.

Formato quadrato, medio piccolo. Copertina rigida dalle tinte accese: sfondo giallo, due poltrone verdi, un tappeto rosso con frange, un nonno e un bambino.

Oggi, in cartella, “Raccontami una storia”, un albo illustrato adatto già per una lettura nella prima infanzia.  Illustrazioni esplicative e testi brevissimi. Tuttavia, la comprensione si propone a più livelli. Ci troviamo di fronte, infatti, a una narrazione iconica immediata, ad una verbale e ad una paraverbale che sfocia nell’ironia tipica delle narrazioni Minibombo.

A casa abbiamo un’intera sezione Minibombo. Mio marito è un grande fan di Silvia Borando. Ogni anno mi accompagna a Bologna, alla Childen’s book fair, solo per prendersi un nuovo libro, con dedica!

I libri Minibombo assomigliano ai bambini:

sono accattivanti, conquistano inevitabilmente la tua attenzione e… spesso ti spiazzano.
Divertenti, irriverenti, sardonici. Puoi adorarli o no. Comprenderli al volo o non comprenderli fino in fondo. Sono per bambini, ma non sono per tutti.

Personalmente, adoro leggere libri Minibombo e vedere che effetto fanno.

Leggere per stupire.
Leggere per provocare.
Leggere per sorprendere.
Leggere per interdire.
Leggere per sperimentare.

E l’ironia non per tutti. Ma credo sia una scelta voluta.

Lettura

“Raccontami una storia di Elisabetta Pica e Silvia Borando, edito da Minibombo..

“Nonno, mi racconti una storia?”
“Certo! Fammi pensare…”
“Ti ho mai raccontato
quella del ranocchio nel prato
che fa indigestione
di un enorme cespo di lattuga?”

“Ma nonno, non si vede niente, è tutto verde”
“Oh, accipicchia! Aspetta però, forse ne ho in mente una più chiara…”

La storia continua con una serie di incipit dove il nonno propone un’ambientazione tono su tono, lascia poco margine all’immaginazione e il nipotino incalza con la sua richiesta: un storia.

Tutto verde, tutto giallo, tutto grigio, tutto rosso, tutto nero. Questa fissazione per i colori spazientisce il nipotino che decide di andare a farsi raccontare una storia dalla nonna. Ma, anche qui, la fantasia si discosta di poco.

A questo punto il bambino si arrende e decide di andare fuori a giocare, ma la realtà gli riserva una bella sorpresa!

Commenti a caldo

[Risate]
[Risate consapevoli con commenti sussurrati al vicino di banco].
“Ah ah… non che la realtà fosse poi così diversa” [continua a ridere]
“Vero… ah ah” [risposta del vicino sulla stessa linea d’onda]
“Gli conveniva ascoltarsi una storia del nonno” [continua…]
[Risate contagiose, qualcuno pur non avendo capito a fondo ride, come a volte accade nelle barzellette].
“Chiara bella questa storia che racconta una storia dove un bambino chiede delle storie e che poi alla fine non c’è nessuna storia”
“Si intitola «Raccontami una storia», ma alla fine non ne raccontano neanche una”
“Per forza…”
[ride]
“Per me Storia, e intendo la materia scolastica, dovrebbe essere il tempo in cui si raccontano le storie, ininterrottamente”
“Mio nonno a volte mi racconta delle storie”
“Il mio abita in Albania, ma potrei telefonargli e farmene raccontare una”
“Io sono fortunato perché questo weekend andrò in Sicilia a raccogliere le olive e mi farò raccontare una storia direttamente dalla nonna”
“Bello questo libro, ce lo rileggi?”
“Divertenteeee”
“A me sono piaciuti i disegni… e l’ultimo che non si vedeva niente”
“Posso vedere la copertina dietro che si vedono gli animali delle storie interi?”

Il giorno dopo l’ho riletto.

“Chiara, sai cosa ho notato, appena apri la copertina si vede la finestra con la neve… che poi, sarebbe la fine della storia, cioè capisci la fine già dall’inizio”
“Eh, per forza, perché l’abbiamo già letto”
[Interessante l’attenzione ai risguardi e l’anticipazione della conclusione, una finezza].Dopo la lettura e i commenti a caldo, nasce sempre qualche spunto per un’attività.

Attività 1

“Raccontami una storia”: partire da una storia, anche inventata, per interrogarsi su cosa sia la storia come disciplina di ricerca e conoscenza, e quale sia la sua specificità.
Proposta: farsi raccontare da un nonno, una nonna, uno zio o un vecchio amico una storia.
“Inventata o reale?”
“Chi vi racconterà la storia lo deciderà”
Poi trascrivere la storia sul quaderno. A seguire condivisione in classe.

“Belle queste storie”
“Erano tutte vere…”
Racconti di avventure di pesca, di un innamoramento, di com’era la scuola sessant’anni fa, di un forte terremoto, della guerra.
Mi ha stupito un mio alunno che ha detto: “La Storia forse la conosciamo perché qualcuno ha raccontato cosa è successo… attraverso una storia”

Attività 2

Sperimentare un nuovo stile illustrativo e la scrittura creativa, cogliendo l’espediente narrativo che ha suscitato l’ilarità.

Concludendo

In questa storia ho ritrovato le attenzioni che solo i nonni sanno dare ai nipoti.
Ho ritrovato le classiche dinamiche di coppia tra nonno e nonna.
Ho ritrovato la sincerità bambina.

Ho infine mostrato che sul sito di Minibombo possono trovare altri spunti e idee per giocare.

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