La tua foresta, fattoria e isola
Va bene, fatemi trovare un modo per iniziare a parlare della nuova trilogia di Jon Klassen pensata per i più piccoli… non è mica facile provare a dire dove sta la complessità nella semplicità più assoluta della composizione di questi tre libri meravigliosi…
Dunque lasciatemi partire dall’inizio che è sempre, apparentemente, la strada più facile: sto parlando dei tre libri cartonati di Jon Klassen appena editi da Zoolibri e intitolati La tua foresta, La tua isola e La tua fattoria.

I tre libri sono una sorta di piccolo attraversamento dei luoghi che il bambino non solo visita ma possiede, ecco su questa cosa del possesso vorrei fermarmi innanzitutto per provare a vedere come e perché viene tenuta così al centro dell’intera costruzione. I tre libri hanno nel titolo il pronome personale “tuo”, che risalta non a caso anche nella composizione del titolo sulla costa del libro, in una mostra che Klassen ha tenuto l’insieme di questa trilogia ha preso il nome de “Your places”, i tuoi luoghi e, soprattutto, mi soffermerei sull’inizio dei tre libri, identico in ognuno e assolutamente centrale.

Questo è il tuo sole.
Sorge per te
Ecco qui: la centralità di quegli aggettivi possessivi è dovuta alla centralità assoluta che Klassen da al bambino e alla bambina che leggono. Ciò che esiste esiste per te, in qualche modo, il sole sorge per te, e in quanto tale è tuo. Il mondo è qui per te e ti appartiene, lui, così come gli spazi e le storie, che saprai immaginare. Ma non è bellissimo?
Ecco al fondo dell’enorme lavoro di Klassen rivolto ai più piccoli lettori e lettrici c’è questo: il mettere al centro il bambino e bambina e il suo mondo presente e immaginifico, Klassen costruisce narrazioni minime, perfette per chi ancora non governa, per età, il nesso causale, sfrutta al massimo le potenzialità della nominazione delle cose farle esistere e metterle in relazione tra loro e il piccolo lettore o lettrice.

Cosa accade in questi tre libri? Poco o nulla, apparentemente: le cose si vanno accumulando, il giorno trascorre, tutti vanno a letto, come il bambino, veglia su tutti la luna che resta con gli occhi aperti, solo La tua foresta ha un piccolo cambiamento dovuto ad un giochino che non vi rivelo ma che “alla Klassen” gioca con il topos della foresta di notte e dell’inquietudine che per natura esso genera.

Tutti gli elementi che compaiono pagina dopo pagina e che si vanno accumulando hanno gli occhi, solo quelli, niente bocca, ma gli occhi di Klassen, se li avete presenti, non hanno bisogno della bocca per dire di sé. Dunque ogni elemento diventa da oggetto a personaggio con un processo di personificazione che ricalca quello che per natura tutti i bambini e le bambine fanno riconoscendo attorno a loro un mondo vivo e dotato di anima: il sole, l’albero, ma anche il fienile, la barca, l’uccello, il fantasma, le rocce ecc. Ogni elemento si compone piano piano fino a completare l’insieme della fattoria, o dell’isola o della foresta, e poter quindi far calare il sole e venire la notte.

Come in tantissimi giochi dei bambini il libro si compone del suo farsi e quando è tutto pronto il mondo resta lì composto per riprendere domani le proprie storie, quando tutti sono addormentati ecco che gli occhi si chiudono (tutti tranne un paio) accomiatandosi dal lettore.
Comporre libri cartonati per bambini piccoli è cosa difficilissima, il tener conto delle abilità visive e cognitive dei cuccioli di essere umano e al tempo stesso comporre qualcosa dal senso profondo che li catturi e renda partecipi del processo di conoscenza del mondo che li circonda implica un lavoro di limatura, pulizia e poesia complesso che porta ad un risultato di una semplicità disarmante e, per questo, perfetta.
Klassen è riuscito in maniera eccezionale in questo lavoro mettendoci non solo il suo geniale talento ma anche la consapevolezza del lavoro da fare, della sua difficoltà e necessità, è una responsabilità fare buoni libri, tanto più per bambini e bambine piccolissimi. Vi riporto di seguito un passo del post con cui su Instagram ha presentato questa nuova trilogia cartonata perché mi pare che sintetizzi molto meglio di quanto possa fare io il pensiero che i tre libri sottintendono.
[…] the whole idea seems to be pure engagement because your intended audience is so young.
Anyway, I’m proud of these – they were as satisfying (and sometimes as tricky) to make as anything I’ve done & I hope you like them when they come out.
Eccoli qui, adesso i libri li abbiamo tra le mani e spero raggiungeranno il maggior numero di manine possibili perché tutti bambini e le bambine hanno diritto a libri come questi in grado di riconoscere il valore del loro stare al mondo qui e ora.
