Il carnevale degli animali
Questo post è scritto da Chiara Costantini che cura la rubrica “Un libro in cartella” ogni due giovedì.
“Il carnevale degli animali”
Età: da 6 anni
Pagine: 20
Formato: 24.5 x 27.4
Edizione: 2018
Editore: Rizzoli
Autore: Chiara Carminati
Illustratore: Roberta Angaramo
Oggi in cartella “Il carnevale degli animali”
Un albo illustrato ispirato all’opera musicale di Camille Saint-Saéns.
Pagina dopo pagina, si ripercorre la celebre sfilata degli animali, attraverso illustrazioni e poesie a tema. Una per ciascun animale, quattrodici in tutto, proprio come i brani musicali.

Questo libro è frutto di un ascolto
È una chiave di lettura fatta di parole e immagini. È un ponte tra il mondo della musica, il mondo della poesia, il mondo dei bambini.
Far musica alla scuola primaria non è cosa semplice né scontata. Insegnare musica presuppone una certa conoscenza della materia e non sempre, la conoscenza a disposizione, è sufficiente per trasformarla poi in didattica.
I tempi serrati e i programmi ministeriali piuttosto corposi portano a volte a sacrificare alcune materie. Musica è una di queste.
Eppure, la musica è ovunque.
Musica è una di quelle discipline a più ampio respiro che offrono ai bambini e agli insegnanti la possibilità di esprimersi al meglio e svolgere attività e laboratori interdisciplinari.
Per far musica c’è bisogno di un unico prerequisito, assolutamente migliorabile: la capacità di ascolto. Musica alla scuola primaria significa distinguere i rumori dai suoni, significa imparare a cantare insieme una canzone, significa riprodurre un semplice ritmo, ma, più di tutto di tutto significa imparare ad ascoltare con attenzione. Non un semplice sentire, ma un assaporare, un distinguere, un ricordare. La musica, assieme all’arte e alla poesia, a mio avviso, è uno dei linguaggi più inclusivi e accessibili a tutti.
Ho scelto di proporre quest’opera musicale perché vicina ai bambini.
I bambini adorano gli animali, adorano osservarli, adorano imitarli.
Spesso a scuola si chiede ai bambini di esporre, di dire, di enunciare. Mi piace la musica perché non chiede niente a nessuno, basta ascoltare.

Proprio da qui sono partita.
Senza introduzioni né fronzoli ho fatto ascoltare il primo brano dell’opera.
Ho invitato i bambini a chiudere gli occhi. Ho detto loro che avrebbero ascoltato un brano musicale che parlava di un animale, di ascoltare attentamente e immaginare. Poi, a brano concluso, di provare ad indovinare di che animale si trattasse.
Ascolto
Risposte:
“Per me parla di un leone”
“Per me di un coccodrillo”
“Anche per me un leone”
Incredibile, più di qualcuno ha indovinato al primo colpo. Il linguaggio della musica funziona eccome.
Chiedo quindi come hanno fatto a indovinare.
“Io l’ho indovinato subito. Ho immaginato un leone che avanzava e poi ho sentito i suoi ruggiti”
Meraviglioso.
Lettura
Ho preso il libro e ho iniziato a leggere:
“Il Carnevale degli Animali di Chiara Carminati e Roberta Angaramo, edito da Rizzoli”.
LEONE
Zampa imponente
passo pesante
fiera criniera colore del grano
Sguardo imperioso
piglio importante
di tutti quanti supremo sovrano
Mentre trionfa tra i musi stupiti
ricama l’aria con grandi ruggiti
Bestie e bestiole son senza parole
tace perfino la luce del sole
Esce di scena
e dietro di sé
lascia al silenzio il ruolo di re”.

“Chiara, ma ci sono le rime, le ho sentite!”
“Bella questa poesia, puoi rileggerla?”


A seguire il secondo brano e poi il terzo.
Con le stesse modalità: ascolto, indovino l’animale, spiego gli indizi musicali che mi hanno permesso di immaginare quell’animale e infine la lettura ad alta voce della poesia. Tutto ciò ripetuto per uno, due, tre brani… finché c’era voglia di ascoltare.

Un libro che offre molti stimoli
Si presta a più letture e riletture: individuali, collettive, di una o più poesie. E da ogni lettura possono nascere nuove cose, nuove idee, nuovi approfondimenti.
I nostri approfondimenti si son diffusi a macchia d’olio, in un periodo disteso.
In palestra abbiamo in un primo momento imitato l’andatura degli animali e in un secondo momento giocato a trasformarci nell’animale riconoscendolo dall’ascolto dell’incipit del brano musicale.
Dalla corsa scatenata degli emioni, al passo lento lento della tartaruga, al movimento fluido dei pesci, allo svolazzare libero degli uccelli.
Sul nostro taccuino abbiamo immaginato di partecipare al corteo degli animali, scegliendo liberamente chi essere. Di sottofondo la musica, sul tavolo penne, colori, timbri e acquerelli. Liberi di scrivere con o senza rime… primi esperimenti di scrittura.




“Io sono Tartaruga
Un po’ tarta
Un po’ lenta
Un po’ ruga
Sempre attenta
Lenti i passi
Veloci i pensieri
Quelli di oggi
Quelli di ieri
Cammino
In salita
Sempre avanti
Questa è la vita”
Infine qualche giorno più tardi la pittura, espressione del suono e del segno, lasciandosi guidare puramente dall’ascolto.



Ecco il nostro corteo degli animali.

Assemblando insieme le opere di ciascuno
Le nuvole fatte di segni di suono, gli animali dipinti ad acquerello, uno di seguito all’altro.

La poesia preferita tra tutte? Quella delle galline!
Un vero spasso da leggere ad alta voce e quella che rispecchia maggiormente il ritmo della musica, in riferimento allo spartito.

Concludendo
La cosa più bella e difficile da descrivere è l’ascolto. Un’esperienza profonda e a più riprese. Il primo approccio è stato come l’incontro con uno sconosciuto. Gli ascolti/incontri successivi un percorso di conoscenza via via più approfondita. Ogni ascolto è divenuto l’incontro atteso, l’incontro conosciuto, non più sconosciuto, un incontro dalle mille sfumature.
Alcuni bambini hanno iniziato loro stessi a riprodurre la melodia dei brani con la voce.
Dall’ascolto l’apprendimento spontaneo.
“Chiara, posso dire io «cosa abbiamo imparato oggi»? Abbiamo imparato a distinguere suoni acuti e suoni gravi, abbiamo scoperto che cos’è un quintetto d’archi, abbiamo imparato cos’è una scala ascendente e discendente. Mica male”
Mica male davvero.
