Il postino spaziale

Conoscete il vostro postino?

Io ho un postino che ormai è un membro della famiglia, passa tutti i giorni a portarmi qualche libro e sa cosa fare se non ci sono e si prende cura dei pacchi quando va in ferie… insomma è bello avere un postino che ti conosce!

Ed anche, immagino, sia bello avere un postino che sa dove deve andare, che si programma sempre lo stesso giro, con le persone che conosce….no?!

Io la penavo così, almeno fino a quando non ho conosciuto Bob, il protagonista de Il postino spaziale, il libro di Guillaume Perreault edito da Sinnos con la traduzione di Federico Appel, che vorrei raccontarvi oggi. Bob è un postino spaziale nel senso letterale del termine: lui consegna posta nello spazio, da un pianeta all’altro, ed è un uomo, sembra, abbastanza abitudinario ed è per questo che quando il capo gli comunica che dovrà cambiare itinerario per quel giorno non è esattamente entusiasta della notizia.

Il libro si articola in sezioni che costituiscono le 5 consegne e il viaggio di ritorno, tale divisione agevola ulteriormente la lettura che può essere portata avanti in momenti diversi senza lasciare a metà pagine nel mezzo del climax narrativo.

Ma Bob è un tipo positivo, prende quello che gli viene incontro con il sorriso e la buona volontà e va, e, pianeta dopo pianeta, accumula, apparentemente, brutte esperienze… quanto era meglio il suo vecchio giro? Lo sanno tutti che chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova, no?!

E invece…. il punto di vista di Bob cambierà, non immediatamente, ci vorrà un pochino, diciamo il tempo del viaggio di ritorno da un tragitto interplanetario, ma ecco che le cose gli appaiono sotto una luce diversa, quello che lui ha visto si rivela parziale e interpretato nella maniera sbagliata.

Non solo le cose non erano come apparivano, ma Bob si è trovato a vivere delle avventure degne di una vita vissuta ogni attimo giorno per giorno, altro che la vecchia routine.

Ecco, detto così sembra che Il postino spaziale abbia una bella morale facilmente deducibile e invece no, per fortuna, lo sapete che sono allergica ai libri espliciti, i libri raccontano storie, poi ognuno ci vede quello che vuole, tanto loro, se sono buoni libri, come diceva la Lepman, sono sempre educanti, silenziosamente. Il postino spaziale è così, ci porta l’esperienza della relatività del punto di vista ma lo fa attraverso una narrazione e a fumetti pura, simpatica e divertente con una bella sceneggiatura ed una ancor più vivace scrittura iconografica.

Un gran bel fumetto d’autore scritto anche in maiuscolo e in font leggimi ad alta leggibilità per non farci mancare nulla, tanto meno i primi lettori e lettrici!

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